2a Edizione - 2004,  mostre 2004

Nikos Economopoulos

È nato nel Peloponneso, in Grecia, nel 1953, ed ha studiato legge in Italia, a Parma.
Lavora per molti anni come giornalista per quotidiani e periodici greci iniziando a fotografare nel 1979. Dal ’88 trasforma la sua passione per la fotografia in un rapporto professionale, tanto da abbandonare l’attività di giornalista per dedicarsi unicamente nei due anni successivi alla ripresa di immagini tra la Grecia e la Turchia.

Nel 1990 approda a MAGNUM e le sue fotografie iniziano ad apparire sui quotidiani e le riviste di tutto il mondo. Nello stesso anno parte per riprendere le immagini delle zone dei Balcani in trasformazione e riceve su questo progetto il premio “Mother Jones” per lo sviluppo della ricerca.
Diviene membro di MAGNUM nel ’94 quando completa il progetto sui Balcani che sarà pubblicato nel ’95 a New York e ad Atene. Il suo lavoro in tutti questi anni è stato incentrato sui grandi avvenimenti e le trasformazioni geopolitiche che hanno caratterizzato la storia contemporanea, prestando particolare attenzione ai confini e alle migrazioni legali e non.
Lavora in Macedonia, Albania, Turchia, Corsica, Grecia, Francia e Scozia. Dopo aver ripreso la fuga di massa degli albanesi dal Kosovo, ritorna a fotografare in Turchia, con l’intento di completare un progetto personale sul suo paese iniziato 15 anni la e nella cui realizzazione è tuttora impegnato.
Ha esposto le sue opere nelle più prestigiose istituzioni e gallerie europee.

Nikos Economopoulos – La mia Grecia
Il rapporto formale esistente tra la realtà e finzione costituisce un punto cardine intorno al quale ruota tutto il ragionamento svolto fino ad oggi da questo importante testimone e straordinario interprete del lotogiornalismo contemporaneo. In questa mostra esercita un diritto di prelazione sulla scelta dei soggetti: paesaggi e figure diventano elementi linguistici di un rapporto ancestrale con la sua terra, più volte letta e riletta fino, ad un livello di sublimazione che la rende protagonista di una rappresentazione in bilico tra i due termini. La realtà è il messaggio che il fotogiornalismo vorrebbe catturare per proporre una documentazione “oggettiva” di un evento che la “soggettività” dell’interprete rende narrazione, racconto, poesia. Economopoulos conosce molto bene il terreno su cui si muove essendoci nato e avendone studiato con attenzione i limiti, la geografia dei confini e i sentimenti delle popolazioni, ed è altrettanto disinvolto nell’aprire un suo diario personale in cui custodisce le forme più intense del suo rapporto con la fotografia, mostrandocele in questa selezione di immagini con cui lui stesso ha voluto costruire la sua mostra sulla Grecia per Corigliano.

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