11a edizione 2013,  mostre 2013

SHOBHA: Breathing Dust (Dee della polvere)

Shobha, fotografa palermitana figlia della fotografa Letizia Battaglia, inizia a fotografare nel 1981 per il quotidiano di Palermo “L’Ora” raccontando gli anni duri della guerra di mafia. “Donne e Mafia”, uno dei reportage di maggiore importanza, pubblicato dalle più importanti testate internazionali.
1985 Riapre a Palermo il Laboratorio d’IF, centro di cultura fotografica, fondato da Letizia Battaglia negli anni settanta, dove organizza corsi, mostre e rassegne con i più importanti fotografi internazionali.
Dal 1987/92 Inizia ad occuparsi di temi sociali e politiche internazionali e gira il mondo. Vive tra Cuba e L’Italia e con la giornalista Alessandra Riccio pubblica due libri, “Auguri Comandante! È nata una femmina” e “Donne a Cuba”, per le Edizioni della Battaglia in Italia e in Francia per Desmart.
1991 New York Reportage, Silvia Baraldini nel carcere di massima sicurezza.
1991 Cuba Reportage, Assata Shakur, leader delle Black Panther, evasa dalle carceri di massima sicurezza americane.
1995 Espone alla XLVI Biennale di Venezia e comincia a sviluppare progetti con artisti dell’arte contemporanea tra i quali la tedesca Rosemarie Trockel, Carsten Höller, i russi Ilya ed Emilia Kabakov e l’inglese Richard Long.
1998 Vince il World Press Photo con “Gli ultimi Gattopardi”, un lavoro sull’aristocrazia siciliana. Catalogo edizione Contrasto.
2000 Iraq – realizza un reportage sul compleanno di Saddam Hussein un anno prima della guerra del Golfo.
2000 Cuba – realizza vari reportage per varie testate. Per “Io Donna” del Corriere della sera, un reportage di moda contro l’embargo, usando personaggi della rivoluzione cubana. Pitti Moda. Sempre per “Io Donna” del Corriere della Sera, realizza diversi fashion reportage tra l’Italia e l’India.
2001 Riceve la nomination Hansel Mieth Preis, con il reportage “Chiesa e Mafia”, insieme alla giornalista Petra Reski.
2001 Fonda insieme al curatore Paolo Falcone, il Micromuseum for Contemporary Art e cultura a Palermo.
2001 Vince nuovamente il World Press Photo con “Gli angeli della Medina”, un reportage tra moda e rivoluzione della stilista africana Oumou-Sy. Catalogo edizione Micromuseum.
2002 Photoespaña, Festival Internacional de Fotografia Femeninos, a Madrid.
2003 Reportage sulla tratta dei minori in Moldavia. Unicef
2004 Vince il Premio Giacomelli dedicato alla memoria di Osvaldo Buzzi.
2004 Fotografa per la Telethon, la più nota iniziativa di raccolta fondi in Italia, da questa iniziativa nasce un libro Contrasto editore.
2005 Realizza un progetto sui minori autistici, documentando la loro vita quotidiana, dal quale nasce “Coriandoli d’Amore”, una pubblicazione edita ADA Comunicazioni.
2006 Espone a Corigliano Calabro con Letizia Battaglia: “La violenza e il dolore. Cronaca Siciliana” e successivamente presenta al Museo Diffuso della Resistenza di Torino “Il dolore”, un’installazione video sulle donne vittime della violenza ed in particolare mafiosa, progetto realizzato con le musiche di Giovanni Sollima.
2006/07 Per conto dell’associazione “Famiglie Down di Palermo”, organizza e conduce un workshop di fotografia con un gruppo di ragazzi down, realizzando una mostra, un video documentario (con le musiche di Giovanni Sollima e Alessandro Gandola) e un catalogo: “Storia d’amore”. La mostra è stata poi ospitata a Brescia durante il festival Disability; nel 2008, la mostra inaugura un ciclo di esposizioni presso la Casa Museo Paolo Uccello a Palazzolo Acreide. Il progetto è stato ospitato in vari Festival nel mondo.
2008 È invitata, insieme alla madre Letizia Battaglia, al Festival des Tops in Cina.
2009 Mostra: “Rabbia & Silenzio” – Galleria Metis, NL Amsterdam.
2009 Per l’azienda vitivinicola Planeta, fotografa la Sicilia. Un progetto a quattro mani con l’artista, architetto Costanza Algranti che lavora con il concetto del riutilizzo. Nasce una mostra, un video e un libro, edito da Planeta: “Viaggio in Sicilia”.
2010 Espone la mostra “Viaggio in Sicilia” a Monaco.
2010 Nocera, riceve il premio CIVITAS, per il coraggioso impegno civile e sociale, simbolo di amicizia tra l’Italia e l’India.
2010 Bangladesh, collabora con un gruppo internazionale di donne chirurgo “Women for Women” – IPRAS (International Confederation for Plastic, Reconstructive and Aesthetic Surgery) contro la violenza sulle donne, vittime del vetriolo.
2011 È invitata a partecipare dal professor Zannier alla biennale di Venezia, con un lavoro sulle monache buddiste, (progetto del 2011) sopravvissute al regime di Pol Pot in Cambogia.
2011 Inaugura la mostra: “A journey at 54. Venice Biennale” un progetto sulla Biennale di Venezia per la fondazione Sambuca, curata da Paolo Falcone, catalogo edito dalla Fondazione Sambuca.
2011 Inaugura la mostra “Nuova Darsena per una Ravenna capitale del futuro” – con il fotografo Giampiero Corelli.
2012 Collettiva: “Il silenzio è mafia” a cura di Contrasto, Palazzo Incontro – Roma, un omaggio alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
2012 Partecipa alla mostra, con Letizia Battaglia e Franco Zecchin, per la commemorazione del ventennale della strage di Capaci, “Giovanni Falcone eroe italiano” presso l’ambasciata d’Italia a Washington.
2012 Pubblicazione Il Coraggio e l’Esempio”, con Letizia Battaglia e Franco Zecchin – Corriere della Sera: “Falcone e Borsellino 1992-2012 – per la commemorazione del ventennale delle stragi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
2012 Partecipa alla prima edizione del Foto Festival Ragusa, mostra e video: “Quando l’acido sfigura anche l’anima”. Bangladesh 2010 e al Nissa Photo Art di Caltanissetta.
2012 “Sicilia Mafia”, trent’anni di mafia raccontati da una fotoreporter palermitana. Università Suor Orsola Benincasa – Napoli.
2012 Partecipa al Festival Internazionale di Fotogiornalismo di Perpignan, con un progetto sui minori e le corse clandestine di cavalli a Palermo
2012 Galleria Fotografica Luigi Ghirri, Caltagirone “Storia d’amore – nove ragazzi speciali fotografano Palermo insieme a Shobha”.
Espone in mostre personali e collettive in Italia e all’estero nei musei e nelle più importanti gallerie: Nieuwe Kerk di Amsterdam, Fototsentr Gallery di Mosca, Kasteev State Art Museum di Almaty Kazakistan, Casa de Vacas di Madrid, Museo de la Nacion di Lima, Kowloon Cultural Centre di Hong Kong, Photokina di Colonia, Le Carrousel du Louvre di Parigi, Museo Rufino Tamayo di Città del Messico, Couvent de Minimes di Perpignan, Cairo Opera House, World Financial Center di New York, Museum of Tolerance di Los Angeles, Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, Arc/Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, etc.
Ha pubblicato sulle più importanti testate italiane e straniere, tra le quali Geo, Zeit Magazine, Der Spiegel, New York Times, Sunday Times, i periodici di Repubblica e del Corriere della Sera, l’Espresso, Vanity Fair, Focus e molti altri.
Da anni vive tra l’Italia e l’India, dove ama raccontare con la fotografia e il video, storie poetiche in quell’India invisibile che non fa notizia. Le sue immagini ritraggono da sempre temi sociali e internazionali, con un’attenzione particolare verso il mondo femminile.
Organizza vari workshop fotografici sia in Italia che in India.
In India, porta avanti il progetto Mother India School, tra fotografia e volontariato. www.motherindiaschool.it
Shobha è membro dell’Agenzia Contrasto dal 1991 www.contrasto.it


In India la metà della forza lavoro edile è costituita da donne, anziane, giovani e bambine che provengono dalle zone più povere delle comunità rurali, nella maggior parte dei casi ci sono tre generazioni di donne che lavorano nel cantiere. Iniziano a lavorare all’età di 10-12 anni, con orari e temperature infernali vivendo spesso in condizioni estreme nel cantiere edile, il 92 per cento di loro è analfabeta. La discriminazione salariale è molto diffusa, le donne guadagnano meno degli uomini, sebbene siano proprio loro il cuore e l’anima pulsante di questo paese. Le operaie edili, non indossano nessuna protezione individuale, quindi sono esposti continuamente a rischi come l’intossicazione da fumi o sostanze caustiche come il cemento, sono spesso vittime d’infortuni, poiché l’India ha il più alto tasso mondiale di incidenti sul lavoro nel settore dell’edilizia.

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