12a EDIZIONE 2014,  francesco zizola,  mostre 2014

Francesco Zizola: Ibris, l’uomo e il mare

© LEO CARBOTTA

Francesco Zizola (Roma, 1962) ha fotografato le principali crisi e conflitti che si sono succeduti nel mondo negli ultimi 25 anni. Un forte impegno etico e una personale cifra stilistica caratterizzano la sua produzione fotografica. I suoi progetti e gli assignment per numerose testate italiane e internazionali lo hanno portato in tutto il modo, dandogli l’occasione di ritrarre crisi umanitarie spesso rimaste ai margini della notizia. Francesco ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui nove World Press Photo e quattro Picture of the Year International. Sette sono i libri che ha pubblicato, tra cui il recente “Uno sguardo inadeguato” (2013), “Iraq” (2007) e “Born Somewhere” (2004) dedicato alla condizione dell’infanzia in 27 paesi del mondo. Nel 2003 Henri Cartier Bresson include una fotografia di Francesco tra le sue 100 preferite. Da questa collezione nasce una mostra, ‘Les Choix d’Henri Cartier Bresson’ e un libro. Nel 2007 insieme a un gruppo di colleghi, fonda l’agenzia NOOR, la cui sede è ad Amsterdam. Nel 2008 è tra i fondatori del 10b Photography di Roma, un centro polifunzionale dedicato alla fotografia professionale. È stato membro della giuria del World Press Photo per l’edizione 2014. Francesco vive a Roma.

zizola.com
noorimages.com
10bphotography.com

francesco@zizola.com


Il mare come limite. Il mare come sfida e misura di coraggio. Il mare del lavoro, dell’attesa, della speranza e della disperazione. Il mare come metafora, come luogo fisico e luogo immaginario. Il mare come ignoto e come esperienza. Il mare e gli uomini di mare…
Francesco Zizola, ufficialmente fotoreporter, nella realtà narratore non indulgente, dialoga con gli uomini di mare di Corigliano, descrivendo il quotidiano del loro lavoro nella sintesi di un fotogramma: gesti, attrezzi, volti, dotati di autonomo linguaggio e di specifico racconto.
La marineria di Corigliano Schiavonea in un bianco e nero definitivo e senza ammiccamenti, diventa nella partecipe e coinvolta lettura di Francesco Zizola didascalia di un mondo, che con la natura e l’ambiente si misura e ne è misura, che consapevolmente si interroga sui limiti e sulla opportunità del giacimento – mare.
I volti, più delle barche, delle reti, dei pesci e dei marosi, sintetizzano nel solco delle rughe, nella fierezza dello sguardo, nell’espressione di allerta e di attesa, un modo di essere e un universo antico e contemporaneo.
Le foto, nel loro insieme, appartengono ad un tempo sospeso, sono di qua e di altrove, sono paradigma del rapporto tra uomo e mare, tra risorse scarse e futuro, tra lavoro e fatica.
Gli scatti di Zizola hanno una forte attitudine evocativa, capacità di rimandi, di riferimenti, di dialogo; hanno soprattutto la qualità di rendere la foto un medium caldo, di costringere anche lo sguardo più distratto a fermarsi, ottengono l’esito di allertare sensibilità, di agitare riflessioni, di predisporre all’emozione. Anche, forse, di sollecitare pensiero compiuto.
ANTONIO SCHIAVELLI

2 commenti

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*